mercoledì 29 febbraio 2012

sinusoide

Immagino il filo sensuale che ci collega impercettibilmente come una sinusoide che s'illumina a contatto di pelle.
Una sinusoide temporale e fisica, irregolare, sulla quale abbiamo ondeggiato incollati al ritmo in una montagna russa.

Mi piace vedere questo serpente capriccioso far di testa sua, diventare trasparente e sordo, scomparire per riapparire chissà dove in una giornata banale, affamato dopo il letargo. Con una muta primaverile, cangiante e diversa ogni volta.

Quando si taglia la testa ad un serpente, il suo corpo continua a muoversi per ore.
I nervi distillano ancora la vita che lo animava fino a spegnersi con spasmi lenti. Balla la sua morte.

Sento ancora gli scossoni di quel serpente in un piacere acuto, ma la sinusoide che descrive non muore.

Uccidilo. Uccidimi.

Spora

1 commento:

  1. cari signori,questa è la Vostra Sinusoide

    vi hanno dimostrato,con i fatti,non con le parole..cosa volgia dire,analizzare un'evento fisico-meccanico per quello che è,e cosa voglia dire invece,okay', vederne l'aspetto piu' sensualmente a passionalmente poetico e profondo...C'E' LA POESIA E IL TRASPORTO,LA GIOIA DI UNA SPIRALE DI ENERGIA PRIMORDIALE CHE TRAPASSA IL CORPO E LO SPIRITO!

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