giovedì 16 febbraio 2012

Non so più darti un nome

Ti ho conosciuto fin troppo,
MA
mi è sembrato per un attimo di non averti veramente vissuto mai.
Io e te,
alle superiori, io e te
all'università, io e te
sempre in due, sempre sinceri, vite parallele diverse eppure così vicine,
tu, e nessun altro "migliore amico" con cui essere totalmente sincera e mostrare i miei lati  migliori e insieme i più deboli.
In quell'attimo hai annullato le mie sicurezze, abbattuto muri, fatto a pezzi convinzioni, messo in dubbio la stessa realtà in cui vivo. E ogni certezza sbiadiva davanti al pensiero di vederti di nuovo, e tentare di capire se potevamo essere arrivati a una svolta.

Vedi, ci vuole un secondo ad essere sicuri di sè, qualche minuto in più ad esserne convinti, e una vita a crederci fermamente e non farsi abbattere da quello che ti circonda. E tu che cosa hai fatto?
Ti sei permesso di farmi mettere in dubbio la mia sicurezza, poi vacillare insieme a me, e infine mandare a monte tutto quello che c'era stato PRIMA, per le stesse mie paure? E di questi 9 anni che ne facciamo adesso? E di noi due, di me che ti rimprovero, tu che mi consoli, io che ti dò coraggio e ti faccio sfogare e tu che mi fai ridere..?
Che ne facciamo di tutte le confidenze, le congetture, i discorsi profondi, i duelli all'ultima battuta, i "passo da te se hai cinque minuti"..Che cos'era, amicizia? Ma sul serio? oppure era un'illusione, come gran parte di quelle che mi hanno rifilato altre persone, tra le quali speravo che tu non rientrassi mai?

Non so più darti un nome. Non so più chi sei, o cosa sei per me. Ti spingo via dalla testa,ti allontano pensando a tutto quello che ho da fare..e funziona! Ma poi mi basta risentirti e ci rientri, e l'ingranaggio si inceppa, l'equilibrio svanisce. Mi manchi..e non so più perchè.
Sei uscito dalla mia vita in silenzio, ognuno dei due guardava dall'altra parte, e le nostre strade hanno preso più o meno volutamente una direzione diversa.

Che idiota.
Che idioti.

M

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