domenica 19 febbraio 2012

Le cose che ti nondico

Ciao,
le lettere si aprono sempre con i saluti no?
E non ti dico ciao amore mio, perché non te l'ho mai detto, pensa, dopo un anno non sono ancora capace di dirtelo.
(Non che tu l'abbia mai fatto eh, ma io ci spero che ci amiamo, altrimenti stare un anno insieme...perché?!).
Riprendiamo il discorso principale, ciao, ti volevo nondire una cosa davvero troppo importante, e te la nondico perché non la leggerai mai, ed io mi sento un po' codarda. Tu mi fai battere il cuore davvero forte, quasi inizio a sentirlo quando si agita, anche se è un luogo comune, sei arrivato con quel tuo sorrisino da ragazzo che, se non sei un metro e ottanta e strafiga, neppure ti guarda. Invece hai guardato me, o forse ti ho costretto, o forse ci siamo semplicemente guardati e non abbiamo più smesso. Tutte rose e fiori, tutti baci e sorrisi, qualche urlo o litigata. C'è da dire che non ci si annoia mai, e c'è anche chi dice che io ti amo, che ti amo davvero anche se non sono capace di capirlo. Comprendimi, io ed i sentimenti non abbiamo un buon rapporto, loro sono troppo complicati, a me piacciono le cose semplici. Quindi c'è questa cosa che forse ti amo, e forse non lo capisco perché le comunicazioni tra un sistema solare e l'altro sono piuttosto complicate.
Ed un giorno, mentre i nostri sistemi solari sembrano essere divisi da uno spaziotempo inconciliabile, arriva un qualcosa di mai pensato, mai sognato, due gambe, due braccia, un bel cervello, e tutto ciò che lo rende uomo e non donna.
Non che sia strano vedere creature umane di sesso maschile, il mio sistema solare non è certo un collegio femminile, ma è strano vedere creature umane di sesso maschile così simili a me, così belle, così tanto il mio tipo ideale. Persone che ci provano pure, a quanto mi dicono, ma ripeto che io per queste cose non c'ho occhio, e neppure naso!
Tirando le somme ci sei tu che forsetiamo, e il mio tipo ideale, che però vedi, è in classe con me, quindi è complicato.
Ci siete voi due, e poi ci sono io nel mezzo di un baratro, come Willy il Coyote quando insegue BeepBeep che però magicamente vola, e lui sta un paio di secondi in aria e poi precipita rovinosamente. Io mi trovo nei miei pochi secondi in aria, da un lato ci sei tu, il nostro anno ed il mio volerti bene, dall'altro c'è questa persona ideale, che mi sorride, mi scompiglia i capelli e mi porta ai concerti, e mi chiede cosa ne penso dei suoi amici. Ci sei tu che tu non sai quanto ci tengo, e le nostre comunicazioni poco agevoli, e c'è questa persona/novità sconvolgente con cui parlare è come respirare.
Benissimo, direi io, io sto con te e ti amo e questa persona diventa la mia metà amicale della mela.
Ma sai cosa? Benissimo per niente, perché mi chiedo come sia stringere quella metà amicale della mela e magari se, dopo un bacio, sa veramente di mela.
Dunque c'è questo problema esistenziale, di te che non chiedi troppo e mi dai tanto con qualche normale pecca, e di lui che mi da un sacco, non chiede niente, ma nell'eventualità chiederebbe me, che non mi sono concessa mai a nessuno.
Però davvero nessun problema, perché io forsetiamo e questa nuova persona la trovo solo interessante, ma non vorrei fare torto a nessuno.
Si scoprono davvero vivendo le cose? Io un po' ci spero.
Forse ti amo, anzi è quasi sicuro, solo che non so quanto si possa amare e al contempo trovare interessante altro, non sono tipo.


Scusa, ho finito le parole per il nome.

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