Tu sei e sei stato comunque mio.
Non importa in quale modo ti ho
avuto. Le persone non si possiedono, al limite si vivono e il solo fatto
che il tuo volto e la tua voce mi hanno accompagnato in tutti questi
giorni, notti comprese, basta a renderti parte di me.
Esistono tanti tipi di amore e forse ne ho inventato uno nuovo: sono
sicura che sei riuscito comunque a percepirlo e sentirlo nonostante
abbia cercato in tutti i modi di nascondertelo. E a volte ad ammazzarlo
con una stupida ed innocua pistola giocattolo.
Mi manchi così tanto in alcuni momenti che mi viene l’istinto di mollare
tutto, correre da te e confessarti, anzi urlarti che non esiste
meraviglia più grande al mondo del tuo sguardo che si poggia
innavvertitamente su di me.
Spogliandomi come nessun uomo è mai riuscito a fare veramente.
Che la mia voce è stata così tanto costretta al silenzio che è come aprire una scatola d'aria compressa.
Ma sono momenti di lucida follia in cui quel peso sul cuore diventa solo un po' troppo opprimente.
In tutti gli altri momenti in cui l’assenza di te non e’ così logorante
riesco a illudermi di sentirti vicino ed è come rinascere.
E' in quei
momenti che mi piace camminare per strade affollate con la percezione
di averti al mio fianco. Mi piace pensare che tu possa guardarmi,
scrutarmi e proteggermi da lontano.
Senza guardarmi direttamente negli occhi ma abbattendo ogni muro che mi separa dal mondo .
In
quei momenti sono così sicura che anche tu mi vuoi, che anche tu stai
pensando a me che potrei anche saperti a 1.000 km distante che niente mi
ostacolerebbe.
Le storie impossibili mi rendono forte. So che niente ho e quindi niente mi aspetto.
Non riesco a toccarti ma sono sicura di sfiorarti l’anima e per me questo è amare.
Forse
con il tempo sfumerà questa sensazione che mi tiene legata a te, forse
incontrerò qualcuno da amare concretamente e fisicamente, qualcuno da
amare come ama la maggior parte delle persone. Ma la normalità che per
molti è una meta ambita per me è stata sempre un confine di una gabbia
dorata.
Per questo motivo rimango attaccata con le unghie e i denti a questo
invisibile filo che percorre i nostri sogni, questo filo cosi sottile
che un altro amore (quando e se arrivera’) riuscira’ facilmente a
spezzare.
Anche se sono convinta che quante vite avrò io continuerò sempre a perdermi di te.
Questa sera la imprimo perché piove ancora sul pianto. Rimango di nuovo
faccia a faccia con il rimpianto che mi sorride ancora e mi vuole
nuovamente togliere qualcosa in cambio di una stupida canzone da
stonare. Un gioco assurdo di cui non conosco le regole e in cui
continuerò a perdere.
Ho creduto che nel calore del sole potessi respirare le tue carezze. Ho
sperato che le distanze fossero solo metri da percorrere. Ho frugato
illudendomi di trovare amore nella stagnola dei sentimenti ma ho capito
quanto sono meravigliosamente speciale o semplicemente quanto sono abile
a rimanere sempre più sola.
Ho una collezione di sogni in vetro:al primo soffio di malinconia cadono
e si frantumano in mille pezzi. Passo il tempo a risistemarli ed è un
buon metodo per anestetizzare i giorni.
Nonostante tutto non ho
ancora capito che quando un treno arriva ad un binario morto è il caso
di scendere e proseguire a piedi.
L.
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