martedì 20 marzo 2012

Sono passati 8 mesi

Sono passati 8 mesi da quando ci siamo lasciati. E non lasciati nel senso di relazione. Non siamo mai stati assieme, io e te. Ci siamo solo amati, o meglio, ti ho solo amato. Mi ci sono volute solo due settimane per setirti mio in ogni direzione e questo è una cosa che mi fa rabbrividire, perché è assurdo innamorarsi in soli quattordici giorni. Ma sai, è stato tutto un processo di ricordo, il mio. Ti ho sognato tante di quelle volte, che ne ho perso fin il conto. Ho sognato me e te, in quell'aereoporto che piangevamo perché non ci saremmo mai più visti. Ho sognato le tue parole accartocciarsi contro il mio respiro, contro il mio desiderio di rimanere appesa a te. Ero quasi felice, anche se ci stavamo dicendo addio, perché quel momento era mio per sempre; eravamo io e te, che ci amavamo e ce lo dimostravamo a vicenda. Era tutto perfetto. Ma poi mi accorsi che quei capelli non erano i miei. Gli occhi e l'esile corpicino, non mi appartenevano. Mi accorsi di non vedere te e il tuo sorriso, ma di vedere due ragazzi che si abbracciavano e si baciavano con passione, come fossero gli ultimi baci prima della morte. Mi resi conto in secondi interminabili che io ero uno scarto, ormai. Non facevo più parte della tua vita, e forse non le ero mai stata.
E se piangere nel sogno è qualcosa di realmente brutto, piangere mentre sogni è qualcosa di terribile. Mi svegliavo con la faccia impregnata di acqua calda, le guance bollenti, il respiro affannato e la testa che scoppiava. Erano sogni di distruzione.
Ho imparato a vivere senza di te, senza i nostri scherzi e le nostre risate. Sono riuscita a ridurre il tuo pensiero a 10 ore, e poi 7, e 5, e 3, e 2 fino a non pensarti più. Ho iniziato una vita diversa perché sono diversa. Ti ho amata con tutta me stessa nei mesi in cui tu mi odiavi con tutto te stesso. Ho aspettato tue lettere, tue risposte, tue parole. Ho pregato di vederti ancora una volta, anche solo in foto. Ma ogni volta, ogni fottuta volta, al solo provar di ricordarti mi vengono strizze al petto, al cuore, allo stomaco, mettici tutto quel che vuoi. Sento il mio corpo dimezzarsi, e i polmoni che cercano aria.
Questa situazione mi fa letteralmente schifo. Ogni mio sentimento nei tuoi confronti mi fa schifo. Quando mi chiedono di pensare a qualcuno penso a te. E se mi chiedono chi è il fortunato non riesco a rispondere perché tutto questo è semplicemente assurdo.
Ho una vita, dopo di te, e questo mi sconvolge perché tu sei stato la vita più bella che io abbia mai vissuto.

(E ora voglio solo vederti crepare con quella puttana.)

G.

1 commento:

  1. oddio, non sai quanto mi ci ritrovo in questa storia. mi hai fatto venire i brividi.

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