lunedì 5 marzo 2012

Papà

Ciao papà,
da quando sei morto ho cercato di pensarti il meno possibile.
Ultimamente però mi sono resa conto che solo quando ti perdonerò davvero riuscirò a iniziare la mia vita.
In questi ultimi giorni in particolare riflettevo sul fatto che ho capito una cosa importantissima e cioè che io non sono come te.
E non importa se tu eri un genio, un professore universitario, se quello che dicevi non poteva essere messo in dubbio da nessuno.
Io non so dove sei adesso, sono atea e quindi per me niente paradiso o inferno o robe simili.
Però ovunque tu sia volevo che tu sapessi che ancora no, non riesco a perdonarti però una cosa te la voglio dire IO SONO MIGLIORE DI TE.
Capito bastardo?

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