domenica 15 aprile 2012

Dopo nove anni

Dopo nove anni, sono arrivata alla conclusione che i miei problemi sono cominciati da quella notte in cui tu - per gioco, dicevi - mi hai baciato e mi hai toccato. Eri una mia vecchia cotta (io avevo sedici e tu diciotto anni) e scoprimmo, quella sera, che io non ti dispiacevo, anzi. Non so come, si finì a parlare delle prime volte e io ammisi di non aver ancora mai baciato nessuno. Tu risi e per gioco, sempre per gioco, mi dissi "Dai, adesso ci penso io". Io mi negai. Non volevo. Ma allo stesso tempo, una vocina insistente mi diceva che, in fondo non c'era niente di male. Ma io non volevo, è questo il punto. Nonostante ciò, mi convinsi, o comunque, io mi stancai di negarmi. Non volevo apparire davanti ai tuoi occhi come una suora, o qualcosa del genere. Quindi, mi lasciai baciare e toccare, insistevi sui seni e sul sedere, io cercavo di scostare le sue mani, ma non desistevi. “E' così che si fa quando si pomicia con qualcuno”. Dopo un po', cercai di rilassarmi anche io, ma invano. Ero tesa, tesa come una corda di violino. Non so quanto durò il tutto, ma dopo un po' ti stancai e ci sedemmo sul divano come se non fosse successo niente. Quella sera tornata a casa, non riuscii a dormire. Mi contorcevo nel letto, avevo i crampi allo stomaco. La mattina dopo vomitai l'anima. E anche il giorno dopo. Dopo quell'episodio, ho vomitato tutte le volte che percepivo un interesse da parte di un ragazzo, senza mai farmene accorgere da nessuno. Questo sintomo mi ha fatto capire che io, in realtà, non volevo stare tra le tue braccia quella sera. Non volevo sentire le tue mani sui miei seni e sui miei fianchi. Non volevo sentire la tua lingua dentro la mia bocca. Non lo volevo, ma non sono riuscita a fartelo capire e soprattutto non sono riuscita a capirlo subito, in quel momento, io stessa. Hai abusato di me. Questo e quanto. Ho chiesto aiuto, sto guarendo, ho conosciuto qualcuno che ha saputo riconoscere i miei segnali e che non mi ha forzato mai una volta a fare niente, ma ogni tanto ci ripenso al mio primo bacio. E penso a te, che in quel momento non ti stavi rendendo neanche conto di quel che stavi facendo. E non so se provare pietà o rabbia per te, o cosa.

1 commento:

  1. michia che esagerata, ti ha limonato mica stuprato duro.

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