mercoledì 9 maggio 2012

A Edoardo

Quando penso a te è tutta una paura, mi viene il capogiro.
Vorrei non averti mai conosciuto, se penso a tutte le volte in cui mi hai sconsiderato ..quando io ero solo lì per te, contro tutti i venti forse, ma ero comunque lì per te, sinceramente nuda, senza difese, con tanta vergogna per i gesti un po' istintivi che avevo fatto. E' vero non ero stata in grado di controllarmi, non ero stata in grado di scegliere la giusta compagnia, tutt'ora a volte ho difficoltà a farlo. I tuoi occhi mi guardavano e non dicevano più niente. Non c'era niente. erano insapore, incolore, inodore.. avrei voluto vedere almeno la pietà o la compassione nei tuoi occhi tutte le volte che mi sono presentata davanti a te e ti ho guardato sinceramente, senza difese..come fossi nuda.
Io ti ho voluto anche in quei momenti lì. ogni volta. pure tutte le volte in cui non hai saputo avere un cuore per me. nemmeno la tenerezza.
Io continuavo a cercarti, fisicamente , nei miei pensieri ti tenevo con me.
Ti volevo e non sapevo più come riaverti, ricevevo solo parole nere, carbonizzate. Parole non pesate, sono quelle che si dicono quando non si dà importanza alla persona a cui le si sta dicendo, quelle parole che le dici perchè vuoi sfogarti un po', perchè sai che hai il potere, perchè sai che comunque vada a te non te ne frega più di niente. Per cui ti ho dedicato tempo, tanto, facevo le sei del mattino per te, per vederti suonare. Ballavo , mi muovevo con fiumi di alcol nello stomaco, la vodka appoggiata vicino alla consolle. tu che non mi degnavi di attenzione. appendevo qualche conversazione senza veri nessi a mozziconi di sigarette. sentivo solo l'odore dei cessi dei murazzi, nulla più. lo facevo sperando che le cose poi sarebbero cambiate, che tra la folla tu mi avresti preso la mano, mi avresti voltato e mi avresti sussurrato "voglio venire via con te" e mi piaceva quando me lo dicevi davvero. nonostante il freddo, nonostante fuori nevicasse, io facevo tanta strada per vederti suonare. per amare la tua concentrazione dritta e netta. per amare i tuoi occhi scuri. il tuo sorriso che solo a volte regalavi.
Ricordo ogni attimo, dalle tue carezze, dal modo in cui sapevi guardarmi.
Ma non è abbastanza se ripenso a quando ti incontravo dove non immaginavo nemmeno, e creavi una tensione ineguagliabile. A come con me ti approcci sempre male, come cerchi di evitarmi, come sei bravo ad ignorarmi..e quanto lo eri quando mi rispondevi male, quando mi hai messo tutti i tuoi amici contro.
Edoardo, la cosa che più ho apprezzato di te è stata quando ti sei inventato di aver letto un libro che non esiste per far colpo su di me, le volte in cui mi accarezzavi la mano, mi sfioravi le spalle. Ma tutte le cose che mi hai fatto vedere, caspita, quelle brutte. Quei brutti lati di te, tutti quei momenti in cui mi sono sentita con un coltello nel cuore, in cui mi hai messo in ridicolo . in cui mi hai messo in croce per piccolezze, per quella volta in cui io stavo male e tu mi hai saputo solo rispondere "Frank Sinatra cantava -that's life- "
Ti ho dato tutta me stessa Edoardo, nel bene e nel male. ma ti ho dato ogni sforzo possibile, ogni pillola di sincerità, ogni momento giusto e anche molti sbagliati.
Tu ora cammini con lei, sei al sicuro con lei che è il tuo oggi , il tuo domani e forse anche il tuo dopodomani.
Quando parli con lei le dai consigli letterari come facevi con me? Le chiedi se ha cucinato torte? La vuoi davvero con tutto quel desiderio con cui volevi me?
Ti auguro di camminare vicino a quella felicità che da tanto vai cercando, che sia con lei o con un'altra, che sia da solo.
Te lo auguro perchè voglio essere giusta. Perchè io mi auguro di trovarla, e sono certa che non sia con te. Per questo ho il rancore di non averti voluto mai conoscere, perchè mi sono rovinata ma allo stesso tempo porto quella grande virtù che è la consapevolezza, che ad alcune persone va lasciato massimo un attimo di attenzione, nulla più. Ed io non posso più, non posso più provarci perchè non posso provare interesse nel conoscere una persona che non riesce a vedere neanche una minima parte del bello che c'è in me.
Non posso voler conoscere una persona che si permette di non saper perdonare davvero gli altri. Gli atti possono essere giustiziati, ma le persone, cazzo Edoardo, le persone sono ingiudicabili.
Lo sai che mi piace scrivere, mi piace leggere, mi piace abbandonare le cose quando trovo strade migliori da prendere.
Lo sai che chiunque deve lasciare una strada prima o poi, chiudere una situazione scomoda. Trovare le parole giuste per farlo, anche se non servono più, le parole. Ma le incastoniamo per poter usarle come punto vero di stacco. Abbiamo bisogno di dire delle ultime cose, anche a chi non hai più voglia di ascoltarci anche se non abbiamo più voce per poterle davvero pronunciare, anche se abbiamo paura, anche se ci sentiamo indifesi, nudi, o contro tutti i venti. ma posso tirare un sospiro iniziare a parlare e finalmente, dire tutto quello che penso e indirizzarlo.

Nessun commento:

Posta un commento