sabato 23 giugno 2012

Ti ricordi?

Ti ricordi di quando il mio corpo era diventato il mio nemico? Un nemico fatto di chili che consideravo di troppo e di qualche rotolino. Ti ricordi la mia espressione quando ti dissi che sarei dimagrita? Dovevo ispirare sicurezza e fiducia, visto che i veri chili di troppo saranno stati due al massimo. Ti ricordi quando le cose iniziarono ad andare male? Quando tu scopristi il mio blog e ti pregai di non dire nulla, ma leggendo quei pochi post capisti che io non pensavo ad una dieta normale. Quando ti spiegai cosa volevo raggiungere, te lo ricordi? La tua faccia da cui potevo capire perfettamente i tuoi pensieri, pensieri fatti di preoccupazione e paura. Nonostante tutto mi consideravi non abbastanza determinata per farcela.
Eppure i chili inziarono a calre in fretta. 59, 58, 57, ... arrivai a perderequasi mezzo chilo al giorno. Mi ricordo di quando ti accorsi che mi stavano larghi quei jeans che avevo dovuto abbandonare nell'armadio mesi prima, perchè troppo stretti. Giravo con la cintura, ma si vedeva comunque. Continuai a mettermi quelle magliette che, per fortuna?, non mostravano il mostro che stavo diventando. Non mi serviva più il fard per far sembrare più sporgenti i miei zigomi, lo erano diventati.
I capelli poi, non parliamone. I miei bellissimi boccoli diventati tutti secchi, cosa che io attribuivo alla piastra nonostante non la usassi più. La pelle che non era sembrata mia più secca, l'acne che all'inizio sembrava diminuita, mentre era solo un trucco, perchè ricominciò subito e molto peggio, come a voler far notare quel disagio enorme che mi sconvolgeva.
E quando arrivai a 48 chili? Nessuno mi aveva vista così magra, nemmeno io. Avevo fame, fame di cibo, ma soprattutto di ulteriore controllo sul mio corpo. Avevi calcolato l'indice di massa corporea, credo fosse 17, quando la soglia per essere sottopeso é 18. Fu in quel periodo che iniziai a vomitare, perchè mi resi conto che i chili non scendevano più così facilmente. La volta che mi trovasti stesa sul pavimento, te la ricordi? Sentivo un senso di svenimeto dopo aver rovesciato e ti avevo chiamato. Arrivasti quasi subito, tutto preoccupato. Ti sedetti accanto a me, stringendomi con quelle braccia lunghe e scoppiasti a piangere. Piangevi a dirotto, mentre a me scendeva solo qualche lacrima silenziosa. Mi dicesti che non mi riconoscevi più, che ti mancava la sensazione di passare le mani sul mio corpo una volta perfettamente normale. Avevo perso la voglia ti vivere, ammisi io. Non volevi che mi lasciassi morire di fame. E a quel punto scoppiai a piangere a dirotto anche io.

Ho sentito molte persone dire che alcuni hanno bisogno di toccare il fondo per ritornare a galla. Io fui una di queste.

Questo tu non lo sai, ma oggi peso 65 kg che stanno benissimo per il mio 1.73 di altezza. Non sai neppure questo: non mi sono più messa a dieta e non sopporto quelle ragazze o addirittura donne che dicono di essere grasse quando portano 2 o addirittura 3 taglie meno di me. C'è chi è magro di costituzione perchè ha l'ossatura sottile, ma io non sono tra questi. Se purtroppo o per fortuna non lo so, so solo che in questi casi mi deprime e mi torna la voglia di non-vivere. Lo considero una cattiveria per chi è come me: normale.

Dietro ogni donna che non porta una taglia zero, perchè la sua ossatura o costituzione fisica non glielo permette, c'è una storia fatta di insicurezza e voglia di fregarsene del proprio corpo, di momenti positivi e negativi, ma solo poche arrivano davvero a toccare il fondo.



A colui che mi aiutò, la persona che gli insegnò ad amare.

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