lunedì 8 ottobre 2012

L'ultimo giorno d'inverno

L'altra sera stavo ricadendo in una delle mie torte mentali, perchè quando ho saputo che hai chiesto di me come se, invece che 8 mesi di silenzio, fossero passati solo 8 banalissimi giorni, ho desiderato tantissimo di poter scandagliare quella tua testolina malata per sapere cosa pensavi e cosa pensi adesso. Ti ho odiato per essere scomparso, e mi manchi perchè in fondo eri un po' (un bel po') mio..Non penso che capirò mai fino in fondo cosa siamo stati o potevamo essere, quello che so è che ogni giorno c'è qualcuno che mi deve convincere che il passato è passato e si va avanti..anche se non voglio o non riesco concretamente a farlo.

Niccolò Agliardi mi ha tolto le parole di bocca:

“(…) Però davvero poi basta, me lo prometto,
saranno passati così tanti giorni dal momento in cui ti sto scrivendo
che aver bisogno di parlare ancora di te,
senza parlare con te
sarà solo una stucchevole deriva criminale

ed io forse se sarò brava, se riuscirò
a ricordare a me stessa
che non necessariamente saremo meglio
o peggio di quel che siamo oggi,
mi fermerò prima di quello strazio
che ancora mi sfonda il cuore…

Ho capito che ci portiamo dentro
chi non siamo riusciti ad avere accanto
,
ma questo non potrà essere più motivo
per sentire sempre lo stesso giro infinito di parole,
sempre lo stesso giro infinito…

Non avremo colpe nè io nè te,
l’ultimo giorno d’inverno…”.

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