Poi
però, mentre parliamo di cose futili, ti dico quanto mi dispiaccia non
poter essere mille chilometri più a sud, in un week end in cui tutta la
comitiva si ritroverà riunita per la prima volta da mesi. E ti dirò la
verità, mi manchi, ma il peggio è passato. E non per un infantile senso
di ripicca da donnina rifiutata (perché, in fondo, una risposta non me
la darai mai), ma per pura e semplice razionale analisi dei fatti.
Eppure
la tua risposta....quel "tanto questi giorni sarò sempre al lavoro",
quel rispondere così, un'excusatio sicuramente non petita. Quel porsi il
problema, anche se il problema, forse, non era neanche quello.
Allora
avresti voluto rivedermi. Allora, forse, the elephant in the room che
facciamo allegramente finta di non vedere, non è così invisibile come
credevo. Allora, forse, ti manco.
Perché cazzo ti è così difficile dirmelo?
Lo
so, mille chilometri non sono pochi. Lo so, dio solo sa dove sarò tra
uno o due mesi. Lo so. Ma la lontananza, bellezza, è fatta di tante
piccole cose. A me è bastato leggere la tua risposta per sentirti
incredibilmente vicino. E per bandire per un po' la tua band preferita
(che, accidentalmente, è una delle band che adoro) dalle playlist che
scandiscono i miei giorni. Passerà, there again. Ma perché deve essere
tutto così difficile?
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